Articoli L’open innovation? È una pizza.
Cosa succede quando una delle più vivaci startup di co-design degli ultimi anni (Local Motors) incontra un colosso della ristorazione come Domino’s Pizza? La Weconomy produce (anche) incontri inaspettati…
Cosa succede quando una delle più vivaci startup di co-design degli ultimi anni (Local Motors) incontra un colosso della ristorazione come Domino’s Pizza? La Weconomy produce (anche) incontri inaspettati…
Weconomy e Creative Commons: due modelli di condivisione a (stretto) confronto in un evento inserito mercoledì 26 settembre a Torino nel programma ufficiale della Social Media Week 2012. Save (and share) the date!
Dall’introduzione al Quaderno Weconomy #2, una domanda fondamentale: quanto le nostre imprese riusciranno a produrre valore condivisibile per il futuro? E perché il design (strategico e di servizio) può essere un ingrediente per riuscirci?
Una riflessione del DG Logotel Nicola Favini sui temi della collaborazione, dell’ibridazione e della coopetizione: perché e come, in un contesto sempre più accelerato, questi approcci possono generare unicità per la propria impresa?
La piattaforma statunitense sta trainando in questi mesi il modello del crowdfunding verso il salto di qualità dell’adozione di massa? E quali sono le implicazioni e i cambiamenti più interessanti di questo fenomeno esplosivo?
Dopo l’ABC dell’impresa del futuro affrontato nel primo numero, tornano i Quaderni Making Weconomy con una nuova pubblicazione interamente dedicata alla D di Design. IN DOPPIA VERSIONE, ITALIANA E INGLESE!
Ripubblichiamo a richiesta un sunto dell’intervento di Josephine Green dedicato alla social innovation come reale e concreta urgenza per l’economia del XXI secolo, corredato da un video del suo speech all’evento MT 2012.
Da Berlino, un provocatorio progetto appena lanciato: riuscirà un coraggioso videomaker a vivere per un anno una vita 100% open source, ricorrendo solo a prodotti e servizi “aperti” e copyleft?
Un nuovo esperimento made in Google sta sbalordendo milioni di utenti in tutto il mondo: si chiama Chrome Web Lab, un ibrido tra fisico e digitale, tra personalizzato e collaborativo. Il futuro del web è già cambiato? Leggi il post.