Iceberg: l’impresa tra mondo fisico e digitale

Articoli Iceberg: l’impresa tra mondo fisico e digitale

I confini dell’Impresa diventano sempre più liquidi; timidi tentativi di confronto con l’esterno sono già in atto, ma è giunta l’ora di passare da una struttura verticistica/egocentrista a una struttura “a ragnatela” che tessa i suoi fili anche al di fuori dei propri confini abituali. L’Impresa deve far entrare nuovo “ossigeno” per farsi contaminare e […]

I confini dell’Impresa diventano sempre più liquidi; timidi tentativi di confronto con l’esterno sono già in atto, ma è giunta l’ora di passare da una struttura verticistica/egocentrista a una struttura “a ragnatela” che tessa i suoi fili anche al di fuori dei propri confini abituali.

L’Impresa deve far entrare nuovo “ossigeno” per farsi contaminare e aprirsi a nuove alleanze; solo dal confronto e dalle ibridazioni nascono nuove innovazioni.

1. Il Cliente che entra in un punto vendita è già informato. Come fornirgli nuove informazioni (i QR codes come “porta” tra mondo fisico e digitale)?
2. Creare negozi/spazi virtuali che non siano una mera copia dei negozi fisici: il Cliente digitale è differente dal Cliente tradizionale. A mindset diversi devono corrispondere esperienze diverse: occorre adottare schemi mentali nuovi
3. Coinvolgere il Cliente nella progettazione
4. Le nuove tecnologie mettono in crisi i passaggi generazionali
5. Servono nuovi skill, nuove culture, nuove job descriptions
6. Curare la reputation è un impegno complesso: meglio ammettere che ci sono aree di non-controllo, di non-presidio. Non si può, infatti, intervenire con logiche vecchie
7. Pensare a nuove modalità di presentazioni dei contenuti, per esempio video: il visual impatta su tutti i sensi e lavora sull’emozione
8. Importanza strategica dei contenuti e delle storie: saper “raccontare” diventa un elemento differenziale. Provocazione: direttore marketing = content manager?