Articoli WeBooks #4: L’economia del noi
L’economia di condivisione che parte da una società civile attiva in grado di offrire qualcosa di nuovo e positivo per tutti.Questo l’argomento della quarta puntata della rubrica WeBooks esplorato attraverso il libro di Roberta Carlini.
Lasciar parlare le esperienze già in atto è forse l’unica strada per iniziare a comprendere che cos’è l’economia di condivisione. Proprio questo è l’approccio che Roberta Carlini, giornalista ed esperta di economia, offre nel suo ‘L’economia del noi. L’Italia che condivide’ (Laterza).
Consumo, Soldi, Case, Imprese, Rete sono le aree, molto diverse fra loro, dalle quali l’autrice raccoglie storie di «economia del noi». Storie certamente legate alla crisi degli ultimi anni, in un certo senso da questa generate, ma il loro punto di forza non è solo nella loro solidità o capacità di reagire. Anzi. Dall’esperienza del microcredito delle Piagge alla community di ‘The Hub’ di Milano (e non solo), dai gruppi di acquisto solidale, ormai diffusi in Italia, all’economia di comunione del Polo Bonfanti, ciò che colpisce di queste esperienze è la loro base di partenza: una società civile attiva, ossia gruppi di persone che vivono (ed allargano) legami significanti generando iniziative ed opere. E tutto questo indipendentemente e prima di ogni programmazione economica e di ogni ulteriore struttura politica (e talvolta anche contro).
Sono gruppi che, come scrive la Carlini, «entrano in relazione e cercano soluzioni comunitarie a problemi economici, ispirate a principi di reciprocità, solidarietà, socialità, valori ideali, etici o religiosi. Fuori dalla logica esclusiva dell’homo economicus, spesso contro di essa, ma dentro il mercato».
Una iniziativa, quindi, che nasce dal basso, che porta una propria logica, «la logica del dono», e — dettaglio non da poco — entra nel mercato non rinunciando ad offrire qualcosa di buono per tutti: un bene comune.