WeBooks #3: Smart Swarm

Articoli WeBooks #3: Smart Swarm

Terzo post per la mini-rubrica WeBooks: il libro sull’impresa collaborativa consigliato per questa settimana è l’ormai “storico” testo di Peter Miller sull’intelligenza collettiva degli sciami animali applicata alle organizzazioni, l’effetto meglio noto come “swarming”.

L’idea è di quelle curiose: analizzare le caratteristiche degli sciami animali per ricavarne idee utili a comprendere (ed influenzare) le dinamiche di auto-organizzazione dei gruppi umani. Non è solo un’idea, ma una pratica che ha già dato esiti interessanti ed innovativi. È quanto racconta Peter Miller nel suo Smart Swarm: Using animal behaviour to change our world (Harper-Collins, 2010).

Formiche, api, termiti, stormi di uccelli, locuste vivono in sistemi auto-organizzati che incorporano una rete assolutamente complessa di comportamenti e scambi con il mondo circostante. La loro capacità è quella di interagire efficacemente e, in un certo senso, creativamente con quel mondo. Soprattutto — ed è questo l’aspetto che maggiormente attrae Miller — il meglio di sé lo sciame lo dà nell’affrontare le trasformazioni impreviste. La posta in gioco nello studio degli «sciami intelligenti» è infatti proprio quella di ricavarne strategie e comportamenti (individuali o collettivi) per aggredire la frontiera puzzling per eccellenza, quella dell’incertezza, della complessità e del cambiamento.

Miller non ci presenta formule magiche per consentire ad una moltitudine confusa ed autoreferente di produrre novità. Si tratta, al contrario, di sviluppare una sensibilità – nel gruppo, nel team, nella massa – in grado di attuare idee ed opere capaci di scambiarsi, trasformarsi ed accrescersi produttivamente nel macrosistema di cui fanno parte. Allo stesso tempo Smart Swarm ci mette davanti agli occhi sistemi organici, cioè vivi, nei quali l’impresa collaborativa non è un progetto ma un fatto.

Scarica qui il nostro approfondimento We Swarm – L’impresa che fa sciame.