Articoli Beta version: dai bit agli atomi?
È tempo di “do or die” per tutti. Se prima il concetto di “Beta Version permanente” valeva solo in ambito digitale, ora l’esigenza si sposta anche all’industria dei prodotti fisici. Quali rischi? Quali opportunità? Scopriamo di più in questo post sulla “B di Beta”.
Questa definizione, inizialmente legata al mondo dell’informatica, ha assunto nel tempo una connotazione più ampia ed oggi può riferirsi a qualsiasi fronte progettuale, dal più fisico al più virtuale. L’impresa collaborativa può operare ‘in beta version permanente’,come un software open source, e prevedere che i consumatori/utenti dei propri prodotti/servizi siano co-sviluppatori di un progetto resiliente, cioè con un’adattabilità e una flessibilità tali da poter sperimentare nuovi comportamenti nel momento in cui si comprende che i precedenti non funzionano.
Questa tensione al cambiamento costante come unico elemento ricorrente è un fenomeno che sperimentiamo in realtà ogni giorno della nostra vita, sia in ambito professionale che privato, come sottolinea nel Quaderno #1 di Making Weconomy Emil Abirascid, giornalista e Direttore di Innov’azione. Sia che operiamo all’interno di grandi organizzazioni, sia che lavoriamo autonomamente, dobbiamo porci nell’ottica che il cambiamento è diventato ormai l’unica costante e che, per affrontare le nuove sfide di un presente che è già futuro, dobbiamo considerare prima di tutto noi stessi come dei work-in-progress, investendo quotidianamente nei nostri progetti con spirito di adattabilitàe flessibilità.
Il libro “The startup of you” a cura dell’imprenditore della Silicon Valley Ben Casnocha e del co-fondatore di LinkedIn Reid Hoffman – ben introdotto dalla presentazione qui di seguito – fa proprio riferimento all’atteggiamento resiliente che ognuno di noi dovrebbe assumere, prima ancora di poter operare in contesti ed ecosistemi ormai sottoposti a continua riconfigurazione perché, come sostiene anche il Premio Nobel Muhammad Yunus, “All Human Beings are Entrepreneurs”:
Radunatevi gente, ovunque vagate, e ammettete che le acque intorno a voi sono salite, e accettate che presto sarete inzuppati fino all’osso. Se per voi il tempo ha qualche valore, allora è tempo di cominciare a nuotare o affondare come pietre, perché i tempi stanno cambiando.
“Al piano di sotto dell’ufficio di Musk c’è lo spazio 24M un cavernoso ed alto garage con il soffitto illuminato da luci fluorescenti, dove vengono valutati i nuovi prototipi. Durante la mia visita di gennaio ho notato che la maggior parte degli spazi era occupata da diverse decine di esemplari di Modello S “beta” in pre-produzione tutte verniciate di nero e numerate. Ogni esemplare beta è destinato ad un diverso tipo di test e raccolta dati – sui freni, sospensioni, rumore e vibrazioni, resistenza agli urti, e così via.”