Disconnective Obligation!

Innovation Disconnective Obligation!

Di solito su questo blog parliamo dei vantaggi delle connessioni e delle reti. Ma è periodo di vacanze e quindi disconnettiamoci! Ma facciamolo responsabilmente! In questo post potete trovare qualche spunto per tenere la mente in movimento mentre il corpo si rilassa su una spiaggia o su un prato alpino.

Abbiamo rincorso i progetti, le scadenze, gli appuntamenti per tutto il primo semestre, ora, con l’occasione della pausa estiva, regaliamoci il tempo di “disconnetterci” (oggi è un vero lusso!) e di ricaricare le energie e la mente per affrontare la seconda parte dell’anno.

Prima di applicare la “disconnective obligation” (Amber Case, 2014), vi consigliamo una serie di frame che se presi “a piccole dosi” possono essere un suggerimento per una lettura estiva.

Andiamo per gradi, dal macro al micro, quali trasformazioni stiamo vivendo?

1. Accelerazione dei cambiamenti nella società

Diamo uno sguardo d’insieme all’ultimo rapporto dell’ISTAT http://noi-italia2015.istat.it/ che attraverso delle sintesi evidenzia come ci stiamo evolvendo, come ad esempio siamo il paese più vecchio d’Europa dopo la Germania, come le famiglie unipersonali sono quali raddoppiate rispetto a 20 anni fa, etc… chiediamoci come all’interno della nostra impresa stiamo rispondendo a questi tipi di Cliente e/o come possiamo intervenite per reindirizzare la nostra offerta a un pubblico sempre più disomogeneo… Rapporto annuale Istat 2015 completo. Lettura più classica ma indispensabile è uno degli ultimi libri dell’economista Rifkin, La società a costo marginale zero. L’internet delle cose, l’ascesa del «commons» collaborativo e l’eclissi del capitalismo. che propone una visione interessante sul cambiamento della vita economica della società.

2. Identità (di acquisto) multiple dei Clienti

Per approfondire come i comportamenti dei Clienti stanno cambiando, vi consigliamo l’ultimo libro Hidden in Plain Sight” di Jan Chipchase e Simon Steinhardt, un racconto concreto che analizza i bisogni reali dei Clienti e cerca di far capire come vedere l’ordinario in modo nuovo e rivoluzionario come stimolo di nuova progettazione.

3. Emergenza di nuovi bisogni (dalla comunità, all’impresa, all’individuo)

Identificare i Clienti significa identificare i bisogni. Soffermiamoci sul concetto di bisogno e capiamo come stiamo intercettando i nuovi bisogni in impresa e riflettiamo se stiamo dando le giuste risposte. Per farci contaminare vi proponiamo un’overview di progetti selezionati durante la design week appunto sul tema dei NEED http://www.need-design.it/

In particolare sul bisogno di #beauty facciamoci contaminare da un articolo recente di Nova 24 che identifica come la bellezza, connessa con la creatività e l’innovazione, può senz’altro contribuire a moltiplicare le opportunità di sviluppo per l’impresa.

4. “Slashing” delle persone (allenare nuove skills)

Non basta comprendere il cambiamento ma bisogna esserne parte. E il vero motore del cambiamento sono le persone. Per una full immersion sulle trasformazioni del mondo “people”, interessante leggere il numero di luglio/agosto dell’HBR tutto dedicato all’HR, le riflessioni fatte durante l’ultimo evento “People Now” di Logotel dove si esplora il tema di come valorizzare le persone per costruire un’azienda efficace e non dimentichiamoci il sempre attuale quarto quaderno di weconomy che fa il punto sulla dimensione dell’Human Revolution.

Un ultimo suggerimento sulle skill delle persone. In questa pausa di “riflessione” estiva non dimentichiamoci anche di “immaginare” e quindi allenare la mente all’immaginazione come quella skill che ci aiuta a proiettarci in avanti, e a proiettare in avanti il nostro business. Greg Satell indica nell’immaginazione la skill più importante del business…

Quindi, per ricaricarci e tornare ad immaginare insieme a settembre riascoltiamoci Come Together, una delle canzoni più reinterpretate di sempre…(ricordando l’anniversario dei 50 anni dalla prima e unica tournée italiana dei Beatles).