Scambio, connessioni e interazioni

Companies Scambio, connessioni e interazioni

Nuovi strumenti per la progettazione di esperienze di engagement.

sintesi

Viviamo in un'epoca di cambiamenti radicali: la velocità, la frammentazione, la presenza di tecnologie scardinanti, la rottura dei confini, la perdita e la polarizzazione del valore, lo scontro e le collisioni tra generazioni ma anche tra ideologie, la comparsa di nuove correnti che modificano il paesaggio economico e alterano gli equilibri tra gli attori, portano le imprese a individuare nuovi sentieri, nuovi strumenti, nuove vie per guidare le organizzazioni. Tutto ciò richiede alle imprese di modificare gli approcci gestionali e le modalità operative, di essere più agili, di essere più organismi e meno organizzazione, di lavorare più per cellule e meno per celle; questo richiede però anche alle persone che in esse operano di acquisire nuove skills e di allenarsi su nuove competenze, su nuovi mestieri, nuove pratiche. La sfida per l’impresa allora diventa quella di ri-pensare e di ri-progettare il modo di condividere, di imparare e di raccontare (raccontarsi) e dare forma al Knowledge Aziendale, per stimolare ed accompagnare il cambiamento in tempi veloci. Il bisogno e la vera sfida per chi si trova a progettare i sistemi di People Management è allora non solo e non tanto quella di portare a “bordo le persone” nel cambiamento, ma di come farlo in modo continuo e in tempi veloci con risorse scarse. Soprattutto in contesti in cui i Millennials la fanno da padroni. La complessità dei problemi di oggi, le modalità diverse delle nuove generazioni di gestire l’attenzione, di avere un pensiero più “orizzontale”, che lavora per immagini e per “surfing” continuo (come condizione naturale per sopravvivere all’iper-stimolazione, all’overdose di informazioni e alla molteplicità di canali attraverso i quali vengono veicolate) porta le organizzazioni a concepire i processi comunicativi e formativi come dei percorsi fatti non più di “io qui” e “tu qui”, ma di scambio, connessioni e interazioni continue con gli altri, dove il contenuto e la sua forma devono essere pensati e realizzati non più come prima. Le nuove generazioni vivono in organizzazioni, vivono in reti sociali, vivono in ambienti fluidi. Gli spazi si dilatano, le frontiere si abbattono, i confini geografici non sono più delle realtà invalicabili. L’insostenibile è ora sostenibile, culture e società lontane sono geograficamente vicine, in un universo dinamico continuamente interconnesso, in cui le nuove generazioni viaggiano a velocità inimmaginabili. Il senso del tempo e del sacrificio acquistano un significato diverso e per le nuove generazioni le modalità di gratificazione devono essere immediate, organizzate più per piccoli task che per grandi progetti dai risultati individuali manifestabili sul lungo termine. I sistemi di ingaggio, motivazione e gratificazione devono passare attraverso delle leve diverse. La nuove generazioni richiedono sistemi di gamification costruiti secondo logiche customizzate. Le nuove generazioni comunicano per immagini e lo stesso utilizzo di mappe interattive nasce dall’esigenza: • di scomporre i problemi in dettagli, senza perdere la visione d’insieme; • di farsi “sorprendere” da relazioni inaspettate tra le parti di un problema; • di non perdere la storia dei concetti o la loro evoluzione, oltre all’esigenza di condividere con gli altri, di co-produrre con gli altri. Tutto ciò scatena l’urgenza di cambiare modo di comunicare e di dare forma alla conoscenza, di mettere a punto nuove “forme di conoscenza”! Oggi il significato (contenuto) non può prescindere dal significante (forma), in un universo magmatico in cui lavorare solo con modelli sequenziali che ingessano la conoscenza non è più possibile. Il contesto è fluido, la complessità è liquida, la conoscenza è fatta di modelli dinamici, permeanti e interattivi. L’obiettivo allora dell’impresa è costruire continue micro esperienze che si avvalgono di nuovi metodi e strumenti, che supportino la comprensione e favoriscano la collaborazione. Progettare esperienze dove l’aula con il formatore/allenatore si trasforma, si estende, diventa continua in un ritmo tra esperienze fisiche e digitali con modalità diverse di “vivere e partecipare ai contenuti”, permette alla persona, alla sua comunità, all’impresa di “partecipare” al cambiamento perché lo abilita e lo accompagna tutti i giorni. Ma non solo: mettere a disposizione sistemi comunicativi dinamici, che mixano approcci top down e bottom up continuamente interconnessi, proietta tutti gli interlocutori di riferimento in un sistema globale in cui la motivazione e l’engagement risultano massimizzati. Da qui nasce e si realizza DRES, la business community costruita da Diesel in partnership con Logotel. Dedicato agli Store Manager e agli store staff members dei negozi monobrand (outlet, full price store) e dei Department Store dell’universo Diesel, in Nord-America, Europa, Cina, compreso Hong Kong, e Giappone, DRES è un sistema di Retail Education, Empowerment e Engagement, finalizzato a: • Allineare i comportamenti con le aspettative di brand a livello worldwide • Migliore il senso di appartenenza e l'attaccamento all’azienda e al brand • Sviluppare le competenze tecniche e comportamentali delle persone che lavorano in negozio • Coinvolgere le persone dei punti vendita in modo sistematico e sostenibile • Sfruttare le potenzialità collaborative tra persone in tutto il mondo Con un comune obiettivo: offrire un’unica, innovativa, potente customer experience verso il Cliente Diesel. Una Business community in cui collaborano gli Store Team di 20 paesi in 3 diversi continenti. Diverse nazionalità, diverse lingue, diverse culture, diversi approcci. Denominatore comune: età media della popolazione di riferimento (inclusi i profili manageriali), 27,6 anni. La progettazione e l’implementazione si spostano pertanto su di un piano che tiene conto del nuovo profilo generazionale. Accedendo a DRES, le persone di Diesel possono interagire con una varietà di learning object, in cui il tradizionale approccio formativo è reinterpretato secondo lo stile off line – on line – off line, supportato da infografiche, cartoon, video, role play dinamici. Compilare questionari di verifica dell’apprendimento sia per tematiche formative sia di prodotto, utilizzare strumenti a supporto del teamwork, mettersi alla prova nel raggiungimento dei KPI, migliorando così gli aspetti comportamentali, le capacità di coaching e le tecniche di vendita. Ma anche condividere esperienze di Store tramite messaggi social style e foto in una dedicata photogallery aperta h24; partecipare attivamente alla vita dell’azienda attraverso forum e wall interattivi, misurarsi in challenge su scala mondiale, in competition che coinvolgono i colleghi di tutto il mondo. Questo in sintesi è DRES. Un lavoro e un approccio continuo per flussi e non più per eventi, un’esperienza evoluta in termini di collaborazione e coinvolgimento svolta all’insegna di un grande mantra: SMILE, LOVE, SHARE