NEED, la mostra-evento che esplora i bisogni del futuro

Articoli NEED, la mostra-evento che esplora i bisogni del futuro

Quali sono i bisogni del futuro? Di cosa ha bisogno il futuro e ha senso progettare e lavorare oggi su esigenze che potrebbero non essere più attuali? A queste domande ma non solo cerca di rispondere la mostra NEED. Tra i temi affrontati anche quello della partecipation.

Quali sono i bisogni del futuro? Di cosa ha bisogno il futuro e ha senso progettare e lavorare oggi su esigenze che potrebbero non essere più attuali? Per rispondere a queste domande, ma soprattutto per capire come il design adesso e nei giorni a venire possa essere centrale per riscrivere e riprogettare i bisogni, all’interno degli spazi Logotel in via Ventura 15 a Milano Lambrate si terrà la mostra-evento “NEED, When Design Empowers Human Potential”.

Appuntamento dal 14 al 19 aprile durante la Design Week, con apertura straordinaria serale il mercoledì fino alle 22. Una mostra, o meglio, un percorso di esplorazione dei “bisogni” attraverso 19 progetti, realizzati da altrettanti  designer italiani e internazionali, che indichino e mostrino alcune dimensioni del cambiamento che sono state attivate reinterpretando o riattualizzando alcune categorie di bisogni: individuali e collettivi, in micro e macro scala, umani o artificiali, materiali e immateriali, presenti e futuri. In questa chiave di lettura del presente, diventa sempre più centrale infatti allargare lo sguardo e avventurarsi sul terreno dell’ascolto: sia perché riemergono bisogni basici ed elementari, sia per anticipare quelli futuri.

#Work #Technology #Environment #Knowledge #Learning #Participation #Relationship #Beauty #Care gli ambiti all’interno dei quali la mostra indagherà progetti e ricerche impegnati a disegnare servizi, artefatti, utilities o scenari con l’obiettivo di trasformare e migliorare individuo, società, ambiente per testimoniare un un orizzonte grande e possibile della trasformazione.

ALL’INSEGNA DELLA PARTECIPAZIONE MA NON SOLO…
Esplorano la dimensione della #partecipation – ma non solo – tema che affrontiamo spesso con Weconomy,  Smart Citizen (nella foto) e Mazì Mas.
La prima è una piattaforma molto interessante in ottica di economia collaborativa e di weconomy in quanto genera processi partecipativi da parte degli abitanti delle città. Come? Connettendo dati, persone e conoscenze, l’obiettivo della piattaforma è fungere da nodo per la costruzione di indicatori “open” e di strumenti distribuiti, per far sì che la costruzione della città avvenga per mano dei suoi stessi abitanti. 
Il progetto si basa sugeolocalizzazione, Internet e hardware e software gratuiti per la raccolta e la condivisione dei dati e, in una seconda fase, la produzione di oggetti; connette le persone con il loro ambiente e la loro città per ottimizzare le relazioni tra risorse, tecnologia, collettività, servizi ed eventi nell’ambiente urbano. Una risposta al bisogno di partecipare e di condividere che cresce sempre più e che crescerà in futuro?

Mazì Mas è invece un’ impresa sociale, fondata da Niki Kopcke, che ha quattro obiettivi: garantire alle donne un proprio reddito, sviluppare le competenze professionali delle donne in un contesto professionale, favorire la cittadinanza attraverso un’impresa collettiva e tramandare le ricette delle donne e la loro diversità culturale.

Altri progetti che troverete in mostra e che vi segnaliamo sono: Ebola Protective Suit della Johns University e Critter Bitters di Julia Plevin e Lucy Knops, Il primo è il prototipo di una tuta per aumentare le protezioni degli operatori sanitari mentre I Critter Bitters sono cocktail artigianali a base di grilli tostati con 4 aromi differenti che provano a rispondere al bisogno di nutrizione del pianeta e al fatto che le risorse si stanno sempre più esaurendo. Come? In modo originale e sperimentale: introducendo l’innovazione alimentare tramite l’alcol sia perché la gente è in genere più aperta a “provare” mentre beve che perché che distillazione, fermentazione e mixologia sono fra i settori più creativi.

GLI EVENTI NELL’EVENTO: LE LECTURES CON I DESIGNER…
Ma non finisce qui: all’interno della mostra-evento altri due eventi: mercoledì 15 aprile (giorno in cui la mostra è aperta fino alle 22) alle 18.30 ci saranno le lectures: conversazioni informali sui bisogni, in particolare su #care #knowledge #environment, letti e interpretati dai 3 designer, Jhpiego e
Johns Hopkins University, Lara Hanlon e Teresa Van Dongen. Le loro interpretazioni progettuali rappresentano un punto di vista, una possibile risposta all’attuale ricerca dei need per il futuro.

…E I “NEEDS” DELLE IMPRESE
Altro appuntamento importante è l’evento “NEEDS” (su invito) per un pubblico business il16 aprile dalle 14.30, in cui imprenditori e manager e si confronteranno sui Need del futuro e i reali bisogni dell’impresa.

Orari di apertura al pubblico:

Mar 14, Ven 17, Sab 18 10 am- 8 pm
Merc 15  10 am – 10 pm
Gio 16 10 am – 1 pm
Dom 19 10 am – 6 pm

Per altre info vi rimandiamo al sito.