Articoli Le nuove frontiere della mobilità
Dal car sharing al car rental peer-to-peer fino al car co-design: dal Regno Unito, nuove modalità collaborative emergenti di accesso alla mobilità. Sono maturi i tempi dell’auto come servizio e non più come prodotto?
Nella pagina di “Weconomy” dedicata ai consumi collaborativi scrivevamo:
Nessun possesso ma solo accesso. La proprietà è una palla al piede. Dice la we generation: vogliamo avere accesso alla mobilità quando e dove ci serve. Punto. Zipcar, Car2Go, Zimride, DriveMyCarRentals. I nuovi modelli di consumo sono collaborativi.
A proposito di mobilità urbana, segnaliamo che a Milano ATM ha nel frattempo fatto entrare nel vivo il suo progetto di car sharing GuidaMi, ma è in altri Paesi come il Regno Unito che stanno sempre più emergendo queste nuove realtà di servizio.
Il modello del car rental peer-to-peer, per esempio, che si basa su un network di privati cittadini che mettono reciprocamente a disposizione i propri veicoli personali, ha forse trovato in WhipCar la sua “killer application”. Questo simpatico video animato, che prende il titolo dal semplice ed efficace slogan della compagnia (“Noleggia l’auto della porta accanto”), ne spiega il meccanismo:
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Quale l’ingrediente “segreto” che potrebbe averne decretato il successo, anche rispetto ad altre iniziative analoghe? Suggeriamo il fattore fiducia: una volta in contatto, gli utenti si scambiano le chiavi della macchina di persona. E nessun social network, per quanto fondato sulla reputazione, può sostituire il caro vecchio “faccia a faccia”…
Ancora dall’Inghilterra, segnaliamo un altro progetto, tanto ambizioso quanto interessante: si chiama Riversimple e, pur operando sempre nell’ambito della riduzione dell’impatto ambientale dei trasporti, lo fa con un approccio radicalmente differente (solo in parte simile a quello di Local Motors, già caso di WE-innovation).
L’idea è: “vendere la mobilità in quanto servizio, non un’automobile in quanto prodotto”. Ma farlo co-progettando in ottica open source il design stesso della vettura: un’auto (green) costruita ad hoc per l’accesso anziché per la proprietà. La pagina di “approach” del progetto è, in questo senso, un affascinante esercizio di service design: chiaro, semplice, efficace. Da monitorare per il futuro.