Articoli Auto-organizzazione: quando, come e dove
Quale possibile senso per l’auto-organizzazione in Impresa? Presupposto: troppo management = poca innovazione l’eccesso di pianificazione preclude a priori la percorribilità di strade ancora inesplorate l’auto-organizzazione dà invece libertà di esprimersi, anche sbagliando Questo funziona sicuramente sui grandi numeri (per esempio sul Web: Wikipedia) ma quando, come e dove ce lo si può “permettere” nel […]
Quale possibile senso per l’auto-organizzazione in Impresa?
Presupposto: troppo management = poca innovazione
- l’eccesso di pianificazione preclude a priori la percorribilità di strade ancora inesplorate
- l’auto-organizzazione dà invece libertà di esprimersi, anche sbagliando
Questo funziona sicuramente sui grandi numeri (per esempio sul Web: Wikipedia) ma quando, come e dove ce lo si può “permettere” nel quotidiano dell’Impresa?
- In aree limitate, entro confini di sperimentazione
- Quando occorrono soluzioni rapide, in sostituzione dei tradizionali processi aziendali (velocità di cambiamento)
- Solo se si può contare su una vision condivisa, su valori sedimentati, su una cultura aziendale forte: quando il “dove” si vuole andare è stabilito, il “come” è libero, e l’auto-organizzazione non rischia di essere caotica
- In ottica di empowerment: nuovo stile di management fondato sulla responsabilizzazione. In questo modo, le persone esprimono valore e talento, non solo nel problem-solving ma anche al di fuori del proprio ruolo (le eccedenze cognitive diventano proprietà emergente del WE)
- Su 2 possibili fasi:
- generazione di idee creative in gruppi contenuti
- implementazione selettiva su larga scala
L’auto-organizzazione funziona più nella fase 1 che nella 2.
- Nella valorizzazione dei momenti informali: sviluppare la serendipity?
- Attraverso l’agevolazione concessa dalle infrastrutture tecnologiche: portare in Impresa una cultura del feedback positivo come fonte di connessioni e non più solo negativo
- Come strumento di gestione della complessità: di fronte a problemi complessi, il tempo richiesto dai classici processi “razionali” è eccessivo (il problema, nel frattempo, è già cambiato) e l’iper-semplificazione riduce il valore (induce a escludere ciò che non si comprende)
MA tutto questo richiede CORAGGIO!