People (Talento+Allenamento) x Ambiente
Su un campo da Hockey, così come in una Business Community, ecco gli ingredienti per arrivare al successo.
sintesi
Logotel, ore 11 a.m. macchinetta del caffè. Luisella Peroni: Ti devo parlare assolutamente di un libro che ho letto. Bellissimo. E’ un libro che spiega perché le persone brave sono brave. Anche un po’ più di brave: Outliers, cioè "Fuoriclasse". Francesca Monti: Sembra che ci sia un segreto, una formula da come lo dici. L Sì, la formula è: tantissima pratica, un ambiente favorevole e la capacità di approfittare di alcuni vantaggi. Malcom Gladwell, autore del libro, ci invita a pensare al talento non in termini individuali ma in termini di ambiente, comunità. F Mi stai dicendo che per capire perché una persona è brava nel suo campo non è sufficiente parlare di predisposizione ma bisogna comprendere il suo ambiente, la cultura di appartenenza, le persone che lo circondano e gli strumenti che ha avuto a disposizione. L Esatto. La persona di talento infatti non sbuca mai dal nulla, probabilmente è beneficiaria di qualche occasione, di un retaggio culturale, di un ambiente che le ha trasmesso l’importanza di imparare ogni giorno e di lavorare con impegno. Tanto impegno. F È come nei nuovi ambienti digitali. Per esempio, nelle nostre business community: persone che appartengono a un'organizzazione o a una rete vendita e che hanno a disposizione un ambiente formativo disegnato apposta per favorire l’apprendimento e lo scambio. L Esatto. Però non basta avere a disposizione un buon ambiente. Bisogna anche lavorare molto (Gladwell parla di diecimila ore minime per diventare esperto) e accumulare tutti questi vantaggi. F Non mi torna questa cosa di accumulare i vantaggi. L Mi riferisco al fatto di sfruttare il vantaggio di appartenere a una organizzazione che ha messo a disposizione di tutti i suoi dipendenti un ambiente formativo e collaborativo. Ti faccio un esempio per spiegarmi meglio. Anzi, ti racconto una storia. I migliori campioni di Hockey in Canada sono tutti nati tra gennaio e marzo. F Non c’entra l’astrologia immagino… L No no, niente astrologia ma il fatto che nell’Hockey canadese la selezione dei giocatori avviene in base all’età: un ragazzo che compie dieci anni il 2 gennaio può essere in competizione con un ragazzo che li compie a dicembre dello stesso anno. A quell’età uno scarto di dodici mesi rappresenta di solito una differenza di maturità fisica enorme. Quindi a parità di durissimo allenamento, i nati a gennaio risulteranno più bravi perché un po’ più forti e con molta più pratica. F E quindi vuol dire che quelli nati in gennaio hanno, è vero, un piccolo vantaggio ma che lo hanno saputo sfruttare, allenandosi tantissimo e che questa prima selezione li ha messi in un contesto dove hanno usufruito di allenamento e allenatori migliori. Quindi hanno accumulato continuamente vantaggi. L Giusto. É così. F Quindi le business community sono un terreno fertile e profondo dove le persone che fanno lo stesso lavoro, forse già portate a migliorarsi, possono in qualsiasi momento approfittare del vantaggio di avere a disposizione contenuti e strumenti, linee guida della propria azienda. Ma l’azienda cosa ci guadagna? L L’azienda, oltre a una sua responsabilità sociale, ha il vantaggio di avere un unico ambiente dove le varie funzioni sono concordemente impegnate a creare cultura, rinnovamento, formazione. Dove l’innovazione non è un episodio ma ha un orizzonte a 360 gradi. F Quindi non è solo per lo sport la teoria di Gladwell? L No. Pensa che le stesse dinamiche hanno funzionato per Bill Gates e i Beatles; ma queste al prossimo caffè...